La ricerca epigenetica “Sentieri di Guarigione”  è centrata su due parole chiave. I “Sentieri” sono viottoli di montagna che richiedono impegno personale e attenzione ad ogni passo per superare le difficoltà che si incontrano durante il percorso. Il sentiero è molto diverso dalla comodità dell’autostrada. Si viaggia velocemente, è veloce, non si sbaglia strada e le montagne sono superate con i tunnel. Il libro di Gigi Ghirotti del 1975 “Il lungo viaggio nel tunnel della malattia” è sempre attuale per tutte quelle persone che escono dall’Ospedale nella posizione sdraiata. Per molti il progresso, la tecnologia e le cure sofisticate si sono fermate nel tunnel. La “Guarigione” è un termine in disuso da quando è stato sostituito con la sopravvivenza a 5 anni. I lungo sopravviventi sono seguiti fino a 10 anni e sono considerati guariti anche se, come nel caso del tumore mammario, molte persone sviluppano metastasi negli anni successivi. il significato di guarigione contempla la buona salute senza segni di malattia. Anche la paura del ritorno del cancro è un segno che la qualità della vita di quella persona non è buona perchè sempre sotto stress al minimo disturbo.

La ricerca epigenetica non affronta la malattia, ma ha l’obiettivo di individuare le cause che riducono l‘Omeostasi del corpo e della psiche. Il patrimonio genetico che sovrasta la vita, è una struttura dinamica che modula la sua attività in base agli stimoli buoni e cattivi che interagiscono con la persona. L’inquinamento ambientale da sostanze chimiche e fisiche agisce come stimolo negativo esterno. L’alimentazione e il modus vivendi invece agiscono come stimolo negativo interno.  Questa situazione si verifica quando la qualità del cibo è sbilanciata verso cibi animali e quando lo stile di vita si consolida su abitudini stressanti e non naturali. La conoscenza di questi elementi permette la rimozione – riduzione delle cause che indeboliscono le strutture sane della persona.

La ricerca è strutturata con la raccolta dati. Possono partecipare persone sane per attuare la prevenzione del danno e persone malate per attuare sistemi integrati per potenziare le cure e rafforzare la salute. Il progetto dura un anno ii quanto sono analizzati dati strutturali che necessitano di tempi lunghi per osservare le variazioni che possono intercorrere. I dati necessari sono i seguenti: 1) storia clinica, 2)   questionario sul Modus Vivendi, 3) test sul capello dei metalli pesanti, 4) test sui globuli rossi per le membrane cellulari, 5) test sulla disbiosi del Microbiota. L’approfondimento può richiedere il test batteriologico dei batteri intestinali individuati con la disbiosi. Il controllo della situazione di effettua dopo 6 e 12 mesi. Tutti i test sono effettuati a casa propria per il sistema di corrieri che trasportano i materiali biologici. La prescrizione dei test è effettuata dal dott. Bindi Mirco.

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